domenica 5 maggio 2013

VISTI DA VICINO - Mario Munoz, voce



Se un sorriso potesse salvare il mondo, quello di Mario sicuro farebbe miracoli anche su pianeti lontani. C’è una strana magia che aleggia intorno alla sua persona sopra e fuori dal palco. Riesce ad affascinare tutti con l’immediatezza e la semplicità che gli sono proprie, attirando anche nugoli di bambini che lo seguono adoranti come se fosse una versione un po’ denutrita di Babbo Natale. Con tutti è gentile e spontaneo, perché Mario è un uomo pacato che poco ha da spartire con la tipica personalità del ‘rocker’ ribelle e tantomeno della star. Ha infatti modi rispettosi e discreti e conduce una vita regolata e tranquilla, per quanto possibile.
Certamente è un artista che non si risparmia ed esercita una notevole dose di autodisciplina in tutto ciò che fa, anche nel prendersi cura della propria salute, osservando ritmi di sonno regolari (quando non è in tour) e un’alimentazione sana.

Non si considera un cantante, ed anzi afferma di non saper cantare, ironizzando anche sul suo ruolo che definisce di ‘subcantante’ – un palese riferimento al ‘subcomandante’ Marcos – e confessa di non essere neppure un musicista (anche se recentemente ha iniziato a studiare chitarra), eppure è proprio lui che, quasi vent’anni fa, ancora liceale irrequieto e piuttosto incostante a causa dei mille interessi che coltivava fuori dalle aulee, ha cercato e riunito intorno a sé i musicisti che ancora oggi lo accompagnano, per realizzare un sogno che aveva sin da bambino. 

Vederlo insieme ai suoi soci è un po’ come osservare un branco di lupi, in cui Mario pare il vecchio saggio che si prende cura dei giovani compagni. Certamente loro si sentono ‘famiglia’, si chiamano fratelli e lo sono sicuramente molto più di molti fratelli di sangue, perché si vogliono bene davvero e condividono quasi tutto, oltre ovviamente alla musica e agli ideali. Mario ci crede davvero in quello che canta sul palco e confida pienamente nel potere rigeneratore dell’Arte, che considera uno strumento rivoluzionario per attivare le coscienze degli Uomini. E i suoi ideali li vive mettendoli in pratica nella quotidianità, senza mai scendere a compromessi perché non è per diventare ricco che ha scelto di fare il rocker, bensì per aiutare il Mondo a cambiare, per fare la Storia.

Si è sposato 3 anni fa con Catalina, una donna esile e forte che lui adora, dopo un fidanzamento di 3 anni. Sembrano le due metà di una stessa mela ed è significativo sapere che sono abituati a mangiare dallo stesso piatto, in modo che ciascuno abbia la metà di una porzione…

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