Foto di Fernando Aceves @ Lunario, MX |
Ci sono gruppi che si sentono a disagio negli studi di
registrazione, una bestia difficile da domare; l’asetticità, l’ordine
impediscono loro di forgiare quei suoni che in una sala prove si ascoltano in
un modo e una volta plasmati in un disco, guadagnano nitidezza, chiarezza, però
perdono ruvidezza e spigolosità. In breve, la vita sfugge loro.
E’ questo che capita a Dr. Krapula, quintetto che arriva
oggi a Città del Messico per spaccare pietre, per stabilire una reputazione e
dimostra che tra quella band con cinque album al seguito e questo gruppo esplosivo
dal vivo, vi è una distanza, un enorme abisso.
I Colombiani ci portano su una chiatta di ritmi latini, dove
dominano ska, reggae, punk e hardcore. I testi sono combattivi, ―Exigimos,
porque la voz podemos levantar/ exigimos, porque tenemos derecho a protestar―,
sono iperattivi sul palco, e dal vivo sono caratterizzati essenzialmente da tre
cose.
In primo luogo, un’infinita energia sul palco. Il loro
cantante, Mario Muñoz, è instancabile, si muove, si agita, sa connettersi con
il pubblico, sa far sentire a ciascuno dei partecipanti che il concerto è fatto
solo per lui o lei ("questa canzone è per te, per te, per voi e per voi
"), e allo stesso tempo si rivolge ad un collettivo ("suoniamo più
forte insieme").
In secondo luogo, collegano le canzoni a formare grandi
blocchi sonori che scorrono rapidamente nel tempo e creano la sensazione di
vertigine. Infine, la pulizia del loro suono che fa brillare ciascuna delle canzoni
e permette di apprezzare gli assoli e assimilare i singoli testi nella loro
interezza.
Dr. Krapula è una band nuova in questo paese, ma in Colombia
c'è una storia di quindici anni alle spalle. Su questo percorso si eleva, come
un gigante, molto evidente a volte, l'ombra di Manu Chao, influenza molto
esplicita in alcuni testi come ―Que viva Manu / que viva la vida / me gustas
tú―, o nelle accelerazioni sonore che ricordano più i tempi di Mano Negra che
il lavoro solista di Chao.
Fortunatamente per il quintetto, completato da German
Martinez, chitarra, David Jaramillo, basso, Niko Cabrera, batteria, e Sergio
Acosta, tastiere, il cantante è solo un riferimento, perché loro si sono già ritagliati
un’identità. Sono dei pochi gruppi di oggi che si impegnano a comporre testi
che si occupano di problemi sociali, tra cui il degrado ambientale e
l'ingiustizia. E per questo attingono alla tradizione latino-americana, dove lo
stesso seme è stato piantato da gruppi folcloristici e gruppi rock.
Dr. Krapula sa bene dove posizionarsi e oggi ci forniscono
segni tangibili di questo. A un suono energico aggiungono un atteggiamento in
cui non c'è spazio per le mezze misure e se c’è rabbia è ben focalizzata.
Fonte: David Cortés per Bitàcora, pagina dell’Auditorio
Nacional EL LUNARIO – Città del Messico.
Articolo originale: http://www.bitacoradelauditorio.com/2013/09/dr-krapula-la-potencia-en-vivo.html
Articolo originale: http://www.bitacoradelauditorio.com/2013/09/dr-krapula-la-potencia-en-vivo.html