domenica 12 maggio 2013

Il Sogno 'Planetario' di Doctor Krapula

Sognare, ancora da adolescente, di diventare un artista professionista, un rocker, sembrerebbe una cosa 'normale', potremmo dire un sogno piuttosto diffuso. Riuscire a diventare un rocker, a realizzare il sogno, beh, già è cosa di pochi e sicuramente chi ci riesce merita la nostra ammirazione di persone 'comuni'. Ma lo stesso sogno può avere un peso molto diverso a seconda del paese in cui è nato ed è stato coltivato. Sognare, ad esempio, di diventare ingegnere in Italia, non è come sognarlo in Bangladesh in una famiglia di contadini...

Non c'è dubbio che Doctor Krapula abbia coltivato con successo il proprio sogno, ma quanto difficile può esser stato perseguire quel sogno in Colombia? Interessante domanda...vi passo alcuni dati.
Come sapete, Doctor Krapula è nato nel 1998, quando Mario, il più vecchio dei ragazzi, aveva solo 19 anni. Nel 1994 Bogotà era in tutte le statistiche degli osservatòri internazionali al primo posto come città più brutta e pericolosa del MONDO. Si uccideva per un pezzo di pane, o per un parcheggio, si uccidevano sconosciuti  per riscuotere taglie su coloro che fossero in odore di narcotraffico o paramilitarismo...era il caos totale. Si uccidevano i sindacalisti e chiunque protestasse per qualsiasi cosa in nome dell'ordine pubblico. E anche la paura uccideva, perché si sparava anche per paura, paura che fosse l'altro, il nemico invisibile, a sparare per primo.

Proprio in quel caos, che costringeva tutti a vivere rinchiusi in casa, degli adolescenti decisero che bisognava impegnarsi in prima persona, uscire allo scoperto e fare sentire la propria voce. Organizzavano marce e marciavano insieme e per i senza voce, per gli oppressi, per i diritti fondamentali di ogni Uomo: alla Pace, alla Libertà, alla Dignità. Decisero di alzare la voce cantando, perché i messaggi dovevano essere forti, ma è la musica che unisce e infonde speranza e allegria. Li hanno minacciati, hanno tentato di corromperli, li hanno osteggiati, ma loro non si sono fermati, non hanno taciuto...e credo che questo fatto renda il loro sogno molto speciale, trasformandolo in un atto di eroismo. Nel tempo la situazione è cambiata, ma c'è ancora molto da fare. Proprio ieri la notizia di minacce ad un direttore di una radio, e ci sono stati anche attentati recenti ad altri Direttori di Radio che non si assoggettano a nessuna forma di potere per cercare e mostrare la verità. E proprio ieri ancora Mario tuonava in un Tweet il suo appoggio incondizionato a coloro che si oppongono al bavaglio fascista.

Non tutti i sogni sono uguali, no, il loro è un sogno 'planetario' non solo perché è tanto grande, ma anche e soprattutto perché abbraccia il mondo intero e ci dice che non dobbiamo avere paura, che le cose possono e devono essere cambiate e che tutti siamo chiamati ad offrire il nostro impegno, affinché questo avvenga. Il sogno di questi coraggiosi ragazzi ci dice che non importa quanto grande e apparentemente irrealizzabile sia il  nostro sogno, perché dipende solo da noi realizzarlo. MB

Nessun commento:

Posta un commento

Sfoglia e scarica la Brochure!